Attorno a LFI, EÉLV, PCF… e PS, lo scorso fine settimana è stata lanciata la Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale (Nupes). Dopo diverse riunioni, l’NPA decise di non partecipare, a causa delle concessioni fatte al PS e, più in generale, al liberalismo sociale.
Comunicato del Nouveau Parti Anticapitaliste del 10 maggio 2022
Avevamo intavolato discussioni con l’Unione Popolare di Jean-Luc Mélenchon a causa della posta in gioco del periodo: una polarizzazione tra, da un lato, un blocco di estrema destra molto pericoloso e, dall’altro, un blocco di sinistra attorno a Mélenchon, con in più un terzo blocco, in equilibrio instabile, attorno a Macron e alle sue politiche ultraliberiste e autoritarie.
I risultati delle elezioni presidenziali dimostrano che le lotte sono frammentate, sulla difensiva… e spesso sconfitte. Attualmente, la contestazione delle politiche liberali avviene essenzialmente attraverso questi processi elettorali e poco attraverso la mobilitazione.
Abbiamo quindi cercato un accordo su un programma minimo che corrispondesse a una rottura con le attuali politiche pro-capitaliste. Pur con importanti limiti, il programma di Nupes rappresenterebbe un progresso in materia di salario, pensioni, ecologia, diritti delle donne, repressione poliziesca, ecc.
Il PS a spese dell’NPA
Purtroppo i negoziati sono falliti. Inizialmente, il PS doveva essere lasciato fuori… Alla fine è stato integrato e il posto che gli è stato dato (sia in termini di programma che di circoscrizioni) ha cambiato la natura del progetto iniziale. Il desiderio dell’Unione Popolare di avere una maggioranza a tutti i costi, la forza delle istituzioni della Quinta Repubblica e il deterioramento degli equilibri di potere hanno portato a compromessi, a legarsi a forze legate al capitalismo, come il Partito Socialista con candidati liberali nel suo bagaglio…
Tuttavia, i processi di ricomposizione a sinistra sono più che mai in corso, con crisi e persino rotture all’interno del PS, ma anche chiarimenti in corso. Molti attivisti hanno quindi denunciato l’enfasi posta sul PS a scapito dell’NPA o dei gruppi di quartiere della classe operaia come “On s’en mêle”.
Nonostante questi disaccordi e data l’alta posta in gioco, l’NPA farà una campagna per permettere una sconfitta dell’estrema destra e di Macron alle prossime elezioni, e se possibile permettere la vittoria di questa sinistra, le cui rotture sono incompiute ma reali con le politiche guidate da Jospin o Hollande. Sarebbe anche un incoraggiamento alle lotte sociali.
Mobilitarsi per cambiare radicalmente la società
Per questo motivo chiediamo di votare e sostenere, anche in modo militante, i candidati di sinistra del Nupes, contro i quali non presentiamo candidati. In altre circoscrizioni, dove ci sono le condizioni, l’NPA sta cercando, di fronte a candidati etichettati come Nupes ma che incarnano una continuità con il social-liberismo (in particolare quelli del PS), di far sentire un’alternativa, con candidature unitarie, provenienti dal mondo del lavoro e dai quartieri popolari, che rappresentino una sinistra combattiva, indipendente dalle istituzioni e dal social-liberismo.
Oltre alla posta in gioco elettorale diretta, speriamo che questa campagna serva a creare legami con le forze – nel Nupes e nella sinistra sociale e politica nel suo complesso – che credono che il vero cambiamento passi attraverso la mobilitazione. Per dimostrare che un’altra strada è possibile, quella di una rottura rivoluzionaria con il capitalismo, al fianco di chi vuole ricostruire la speranza per affrontare l’estrema destra e Macron, per cambiare radicalmente il mondo.