Il testo dell’appello
La storica mobilitazione contro Macron e la sua controriforma delle pensioni è notevole per la sua unità, in particolare tra i sindacati, gli scioperi e le manifestazioni di massa, le casseruole e altre azioni che sfidano direttamente il governo. Ha confermato la giovinezza, la determinazione e la combattività del movimento sociale con una dimensione politica, come, ad esempio, durante le manifestazioni femministe dell’8 marzo, quelle contro la “legge sull’immigrazione” di Darmanin o contro le mega-piscine di Sainte-Soline. Ci ha anche permesso di rafforzare i nostri legami nelle assemblee generali e negli incontri interprofessionali e di approfondire le connessioni tra i diversi movimenti. Questi scontri sociali saranno sempre più frequenti, come in tutto il mondo. Dobbiamo affrontare il sistema capitalista, ecocida, patriarcale e razzista e rafforzare la nostra speranza in una società diversa; dobbiamo organizzarci per lottare per un’alternativa popolare, radicale e democratica, per proporre un progetto di rottura con il passato e di trasformazione rivoluzionaria della società.
Oggi ci troviamo di fronte a un governo sempre più radicale e autoritario e a un apparato statale sempre più repressivo e in crisi. La polizia uccide nei quartieri e mutila attivisti e giornalisti durante le manifestazioni. Lo Stato, sostenuto dai media mainstream e dai partiti di destra (e talvolta anche di sinistra), sta orchestrando l’islamofobia e la sua parte di leggi di emergenza, come la cosiddetta legge sul “separatismo”, in un Paese già afflitto da antisemitismo, antiromanofobia, negrofobia e ogni tipo di razzismo. Per combattere l’aggravarsi della povertà e dei disastri ecologici, il razzismo, il sessismo e il validismo, e l’ascesa del neofascismo, abbiamo bisogno di un grande movimento di lavoratori, classi lavoratrici e giovani.
In quest’ottica, riteniamo che le organizzazioni attuali non siano sufficienti e che sia necessario organizzarsi ulteriormente, unirsi per costruire, a lungo termine, una nuova forza democratica e pluralista, per la giustizia, l’uguaglianza e la democrazia, per la solidarietà internazionale – dalla Palestina all’Ucraina – per la solidarietà con i migranti e la loro accoglienza dignitosa e incondizionata, per resistere sistematicamente al liberalismo e all’estrema destra, per lavorare insieme per una vera alternativa.
Questa organizzazione politica può essere presente nell’arena elettorale e istituzionale, ma non si lascerà controllare dalla forza dell’integrazione nel sistema. Il suo centro di gravità saranno le strade, i luoghi di lavoro, i quartieri, perché la legittimazione popolare dovrà opporsi alle istituzioni di potere esistenti, lo Stato. Vogliamo costruire una società libera dallo sfruttamento, dall’oppressione e dal produttivismo, una società che può esistere solo se è costruita da chi produce la ricchezza.
Il movimento attuale dimostra quanto sia necessaria l’unità e la radicalità. L’organizzazione politica che vogliamo costruire lavorerà quindi anche per costruire fronti sociali e politici ampi e democratici, a livello locale e nazionale, nelle strade, nelle mobilitazioni e nelle urne se ci sono le condizioni, per combattere le politiche di destra, il neofascismo della RN e tutte le idee e la violenza dell’estrema destra. È aperto il dibattito su come valutare la NUPES – a cui alcuni di noi partecipano, altri no – sul ruolo che può svolgere e sul nostro rapporto con essa.
Invitiamo tutti i cittadini, i sindacalisti, gli attivisti di comunità, gli ecologisti, gli ecosocialisti, i decrescentisti, le femministe, gli attivisti LGBTQI+, gli antirazzisti, gli internazionalisti, gli antivalidi, gli autogestionari, gli alternativi e i rivoluzionari che si riconoscono in questi obiettivi a unirsi a noi per un primo incontro nazionale, nella forma di un forum aperto e pluralista. Questo forum sarà il primo passo per discutere insieme la forma di una nuova organizzazione da costruire.
Proponiamo che questo forum sia preparato da incontri locali, dipartimentali e regionali, che riuniscano residenti, cittadini e attivisti nelle prossime settimane, in modo che possano inviare delegati al forum nazionale. Proponiamo che questo forum si svolga domenica 2 luglio e invitiamo tutti i gruppi, le organizzazioni e i singoli interessati a unirsi a noi in questo appello e a contribuire all’organizzazione e alla diffusione di questo forum.
- L’appello ha già raccolto centinaia di firme. L’elenco (in continuo aggiornamento) è qui
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