L’aumento dei prezzi sta rendendo sempre più difficile la vita quotidiana della stragrande maggioranza della popolazione. Le misure adottate dal governo portano a un calo del reddito reale, mentre la ricchezza dei più ricchi e i dividendi pagati agli azionisti continuano a crescere e sono già previste nuove agevolazioni fiscali per i datori di lavoro. Inoltre, il governo sta pianificando nuovi attacchi frontali alla protezione sociale, sia sulla questione delle pensioni o dell’assicurazione contro la disoccupazione, sia sui servizi pubblici.
Questa ingiustizia sociale è aggravata dall’inazione del governo di fronte alla crisi climatica, di cui i drammatici eventi di quest’estate sono un’emblematica dimostrazione. Questa inazione non fa altro che rafforzare le disuguaglianze, poiché permette ai più ricchi di continuare i loro modelli di consumo, anche se sono i più distruttivi per gli ecosistemi, e alla maggior parte delle aziende, soprattutto le più grandi, di continuare a privilegiare la logica del profitto a scapito del rispetto degli imperativi ecologici.
In questa situazione, i nostri sindacati, le associazioni e le forze politiche hanno deciso di avviare un confronto per costruire insieme un processo di mobilitazione popolare per sconfiggere la politica sociale e climatica del governo e imporre i cambiamenti necessari. In questo quadro, ci uniamo innanzitutto alle mobilitazioni sindacali già previste per il 22 e il 29 settembre e a tutte quelle che si svolgeranno nei settori professionali e nei territori. E ci incontreremo di nuovo il 12 settembre per decidere insieme le possibili iniziative comuni.
Firmatari
- Alternative
- ATTAC
- CGT
- Confédération paysanne
- Convergence services publics
- Copernic
- EELV
- FSU
- Génération.s
- LFI-NUPES
- MAN
- NPA
- OXFAM
- Solidaires
- PCF
- PS
- UNEF.
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