Pubblichiamo il comunicato del Collettivo Lambretta di Milano (via Edolo, 10), come espressione di solidarietà con la lotta ambientalista e di condanna per l’intimidazione ricevuta dalle tre attiviste.
Alle 6:30 di questa mattina (ieri 19 maggio) i carabinieri sono entrati a casa di 3 attiviste ecologiste del Lambretta. Sono state perquisite le case, sequestrati telefonini e abiti con lo scopo di intimidire coloro che da anni portano avanti le lotte ecologiste per salvaguardare l’ambiente ed il futuro del pianeta. La perquisizione si è svolta su mandato di Gazprom che ha fatto partire un’indagine nei confronti degli attivisti.
Agli attivisti viene contestata un’azione alla sede Gazprom, multinazionale del gas russo, inserita nel lancio dello Sciopero Globale per il Clima del 25 Marzo, uno sciopero che ha visto la partecipazione di migliaia di giovani preoccupati per il proprio futuro, che vedono nelle multinazionali dell’energia una minaccia per la pace, il pianeta e la sopravvivenza di tutte le specie viventi.
Gazprom é la terza compagnia per emissioni di gas climalteranti al mondo, e la principale beneficiaria dell’importazione europea di gas e petrolio russo. In questi mesi il suo ruolo è centrale all’interno della guerra apertasi in Europa. Infatti comprando i combustibili fossili da Gazprom finanziamo direttamente la guerra in Ukraina e le aggressioni militari russe.
Mentre tutti, a parole, sostengono la necessità di sanzionare la Russia, chi, in Italia, prova ad indicare gli interessi economici sui quali si fonda l’immenso potere di Putin e del suo regime viene intimidito e perquisito. L’unica banca russa non colpita da sanzioni è la GazpromBank. Non è un caso che queste perquisizioni avvengano a danno di persone attive nei movimenti ecologisti proprio nei giorni in cui è stato riconfermato un accordo tra Gazprom ed Eni grazie al quale potremo comprare in rubli il gas russo, come da ricatto del Cremlino.
E’ inaccettabile che anche nella nostra democrazia europea chi manifesta il proprio dissenso alla Russia e alla guerra di Putin viene intimidito e represso. Per questo agli attivisti va tutta la nostra solidarietà e per loro chiediamo il sostegno di chiunque abbia a cuore la pace e il futuro del nostro pianeta.
Invitiamo quindi tutti e tutte a condividere il nostro comunicato e ad una conferenza stampa alla sede di Gazprom a Milano sabato 21 Maggio alle ore15 in solidarietà agli attivisti colpiti e per denunciare gli accordi commerciali tra il nostro Paese e la multinazionale russa.